Comincio questo articolo con un ricordo personale. Non ero ancora maggiorenne e avevo iniziato a tirare boccette al Las Vegas, mitica sala biliardi imolese di cui ho parlato in un articolo agli albori di questo blog. Il venerdì sera andavo a vedere le partite del campionato a squadre. Poi, un giorno, ci dissero che avevano organizzato un campionato anche per noi ragazzi e quella fu la prima volta che indossai una “maglia”.
Un soffio d’aria fresca
Matteo Tioli, 17 anni, è il nuovo Campione Nazionale Uisp. Ha sconfitto ieri in finale a Castelfranco il compagno di squadra dell’Arci Piumazzo, Roberto Roli. In semifinale si erano fermati Daniel Destino e Riccardo Torrini.
Un po’ di numeri
Valentino Cristofori tra i singoli, Alessandro Stella e Moris Borselli tra le coppie. Sono i giocatori che guidano le classifiche del “non medagliere” a sei turni dalla fine. È appena il caso di notare che il primato della Taverna Verde si basa soprattutto sulle vittorie dei singoli, mentre le coppie della Bocciofila sono quelle con le migliori percentuali di vittorie. Nel Leon D’Oro positivi sia i singoli sia le coppie.
La corazzata Potëmkin
C’è questa regola dei fuori categoria. Due giocatori di A2 anche in B, due di B anche in C. Tra l’altro anche di diversi Csb. A parte che è una roba da corazzata Potëmkin a prescindere. A parte che lo scopo mi pare evidente: mantenere un certo numero di squadre e di gironi per motivi economici. A parte tutto. C’è un aspetto di questa regola che non viene mai citato, ma che ha poco a che fare con lo sport: incide negativamente sulle promozioni delle squadre, che spesso sono costrette a rinunciare.
Esempio: una squadra di B conquista l’A2 con due fuori quota di altre squadre, non ha la possibilità di confermarli nella categoria superiore perché loro restano dove sono, la squadra perde gran parte del suo valore, quindi rinuncia e resta in B.
Lo stesso esempio si potrebbe fare per una C che conquista la B. Con tanti saluti allo Sport con la S maiuscola. Ma allora ditelo che stiamo solo giocando e che va bene tutto, tanto l’hanno prossimo giochicchiamo di nuovo e vediamo di mettere insieme più squadre possibili.
Giochi ancora aperti
No, i giochi non sono ancora fatti e la corsa resta a tre. Quando mancano sei giornate alla fine del Campionato di A1 Emilia Romagna la Taverna Verde mantiene ancora un buon vantaggio, ma anche per via di un calendario non agevole (ci torniamo a fine articolo) Leon D’Oro e Bocciofila possono ancora sperare nel colpaccio.

Nonnismo
La domanda è provocatoria ma le domande possono (a volte devono) essere provocatorie, se poste comunque in modo rispettoso. Del resto lo sai che una giornalista di quella trasmissione ti farà quel tipo di domanda. La tiratina di capelli è un gesto da “nonno” ma tu non sei suo nonno e lei merita rispetto in quanto donna e in quanto giornalista. Quindi ti scusi e basta.
Una rimonta da scudetto
Ieri sera verso le 11 la Bocciofila aveva riaperto il campionato. Meno di due ore dopo la Taverna Verde ha chiuso di nuovo la porta in faccia agli imolesi e ora i giochi, a sette turni dalla fine, sembrano fatti.

Non sono pere sono fragole
Forse è sempre stato così. Forse sono io che, come si tende a fare a una certa età, mi immagino un passato differente, “migliore”, che in realtà non è mai esistito.
Fuga decisiva?
Sei punti sulla Bocciofila, sette sul Leon D’Oro. Il campionato è ancora lungo, ma la Taverna Verde si conferma una corazzata difficile da contrastare. Prosegue la crisi del Fanano e crolla l’Olimpico.

Si fa per sopravvivere
Citazione da un giornalista americano: Gerard Baker
Quello che è successo è che le aziende giornalistiche sono cambiate nel loro carattere e nel loro scopo: sono passate da essere da quasi istituzioni legali a quasi istituzioni religiose […] Breviari per congregazioni di credenti. Il loro scopo è confortare la fede dei devoti offrendo rassicurazioni e impartendo lezioni morali.