Io la sua proverbiale cotoletta non l’ho mai assaggiata. Del resto non sono mai andato alla mitica “Braseria” di Bologna e neppure a “Il Campione”, ristorante che aveva poi aperto in società con Beppe Signori. Però nei giorni scorsi ho letto diversi commossi ricordi di Ivo Gandolfi, morto a 75 anni all’inizio di novembre, e si parla tanto di calcio, di basket, dei personaggi che l’hanno conosciuto, frequentato, amato, ma quasi nessuno ha citato, in quei racconti, un altro suo grande amore, forse il più grande di tutti fra le passioni extra familiari di Ivo: il biliardo. Così mi sono detto che dovevo colmare questa lacuna, dovevo provarci io a scrivere qualcosa su Gandolfi e le boccette. Per tentare di fissare, almeno qui, una parte certo non secondaria della vita di un personaggio che ha dato tanto al gioco che noi amiamo.