Il caso Corradini

Mi sono detto tante volte: scrivi qualcosa sul caso Corradini. E tante volte mi sono risposto: aspetta, è presto. Per mesi le voci si sono accavallate: giocherà solo nelle buche, invece no giocherà anche tra i Master della Fibis, no non giocherà, sì giocherà, no, sì… un tourbillon continuo che alimentava l’incertezza.

Fabio Corradini (Foto Catellani)

Ora abbiamo la notizia ufficiale: mentre il regolamento pubblicato sul sito della Fibis cita espressamente 16 Master, tra cui Fabio Corradini, il comunicato che annuncia la prima prova ad Ancona parla di 15 Master che saranno in gara. Chi sarà assente, anche se non è specificato, è ovvio. Dunque per almeno una stagione sportiva non vedremo nei biliardi senza buche uno dei tre più forti giocatori attualmente in circolazione. Li cito in ordine alfabetico: Fabio Corradini, Iuri Minoccheri, Daniele Ricci. Questo almeno è il mio parere.

Ora vi dico cosa ho capito della vicenda, ma se mi sbaglio sarò lieto di pubblicare una smentita.

Esiste una regola (mi dicono sia del Coni) che vieta agli sportivi “professionisti” di partecipare a gare “amatoriali”. La Fibis (che ha cambiato o sta cambiando nome per via della fusione col bowling) è una federazione ufficialmente riconosciuta dal Coni, mentre l’Uisp è un ente di promozione sportiva e come tale svolge attività definita appunto amatoriale. I Master Fibis di boccette, pur percependo somme relativamente modeste, vengono invece considerati alla stregua di professionisti. Giusto? Sbagliato? Io vi dico come la penso: questa regola nel caso delle boccette ha ben poco senso. Ma è così, ed è un fatto che già in passato alcuni giocatori hanno dovuto scegliere se stare da una parte o dall’altra.

Ma allora perché, visto che era chiaro fin dall’inizio che Corradini non avrebbe rinunciato a giocare in Uisp, Fabio ha partecipato a tutte e tre le prove di selezione Fibis, stabilendo tra l’altro un record perché non ha perso nemmeno una partita? Anche qui la risposta è ovvia: l’ha fatto perché qualcuno gli aveva assicurato che quest’anno la regola sarebbe stata cambiata. E quel qualcuno, voglio pensare in buona fede, deve essere una o più persone che contano in ambito biliardistico. Le cose però non sono andate così e la vicenda è finita male, sia dal punto di vista sportivo, sia dal punto di vista umano.

Dal punto di vista sportivo è finita male perché abbiamo perso, almeno per una stagione, la possibilità di vedere in azione, nei biliardoni, un giocatore a mio avviso meraviglioso. Per stile, classe, comportamento. Un fuoriclasse che sarebbe da indicare come esempio per tutti i giovani che intendono cimentarsi sui panni verdi, ammesso che ce ne siano ancora.

Ma è finita male soprattutto dal punto di vista umano. Ho conosciuto Corradini e anche se non ci siamo frequentati molto mi sono fatto un’idea abbastanza precisa del suo carattere. È un ragazzo mite e di grande sensibilità. Penso che manterrà il silenzio, come sempre, anche se credo avrebbe diverse cose da dire. Sono certo che la storia in cui si è ritrovato, suo malgrado, l’abbia fatto e lo stia facendo soffrire e sono altrettanto certo che Fabio non se lo merita.

24 risposte a “Il caso Corradini”

    1. Sono d’accordissimo con lei e quelli che ci hanno rimesso sono Fabio Corradini ed i molti amanti del biliardo, ma che peccato, purtroppo la politica e/o i politicanti rovinano sempre tutto!

  1. Sono d’accordo con ogni sillaba del tuo commento, come sempre non si smentisce l’ambiguità della dirigenza, di qualunque colore siano non perdono l’occasione per creare disguidi.
    Chi comanda i giochi è al potere da sempre per autoacclamazione.
    La mia domanda è “non sarebbe il caso di indire votazioni serie che permettano di votare ed eleggere persone volute dai giocatori?”

    1. Pienamente d’accordo. È ora che qualcuno si faccia da parte. Qualcuno che si è auto-piazzato lì da troppo tempo e che cura prima gli interessi suoi o di pochi figliastri invece che quelli dei giocatori e degli appassionati in generale.

  2. Il giocatore non c’entra
    Il problema è sbagliato nelle fondamenta iniziali quando la fibis non ha voluto inserire il biliardo con buche da subito, il tennis gioca su terra prato e cemento, noi non dovevamo andonare le buche perché si sono persi miglia di tesserati

  3. Fabio Corradini, un grandissimo campione e una bella persona. Molto temuto da i cosidetti….vip.!.poche sceneggiate e molta sostanza..come iuri minoccheri e Daniele Ricci. E complimenti a lei Maurizio per aver posto il problema.

  4. Non c’è la possibilità di giocare sia lella FIBIS che nella UISP, ma si dà la facoltà di andare a giocare in diversi campionati di varie regioni e giocare in squadre di classifica diversa, e il CONI permette queste cose??? In qualsiasi sport professionistico e non nessun componente di squadre può andare a giocare in altri campionati, secondo il mio punto di vista è solo una VERGOGNA 😡😡😡

  5. Quando, in un qualsiasi sport; viene trovata una formula x impedire a uno
    Dei più forti di giocare, c’è qualcosa di poco decubertiano x non dire peggio.
    Ritengo questo caso una vergogna sportiva non degna di chi si esibisce
    In TV pubbliche e dovrebbe far vedere
    I migliori giocatori Italiani.

  6. Buon giorno io penso ….(senza ripetere i giudizi positivi meravigliosi che hanno già scritto )che in alcuni settori sportivi certi regolamenti dovrebbero essere indicati e valutati da persone si competenti ma anche un po’ di buon senso grazie Maurizio

  7. I bravi emergono rispetto al serbatoio sportivo boccettistico .
    Qui dovrebbe subentrare la federazione Coni con il circuito d’élite e salvaguardare l’immagine delle boccette con I veri campioni , che sono coloro che trasmettono la disciplina al movimenti giovanile dando loro il Gene della passione.
    Io ho 65 anni e ho cominciato a giocare a 16 , ho indossato la maglia a 20 e se guardo i video delle boccette guardo i campioni e non le categorie minori.
    ABBIAMO BISOGNO DEI CAMPIONI !!!

  8. Ancora corrono dietro a chi sa quale potere. Il biliardo a boccette è uno ed ha le sue discipline, dalla goriziana con è senza buche al biliardo classico, con è senza buche. Ancora rincorrono chissà quali regolamenti, forse non hanno capito che i giocatori buoni vincono dalla prima riga, dalla seconda e anche dalla terza! Che sono forti con è senza buche. Bisogna saper ammettere quando l’avversario è superiore. È come in ogni sport di attività, ci vogliono le doti!

  9. Il valore di Fabio non si discute,ci sono regolamenti ambigui in essere che non hanno senso .vedi caso Raspona(unico sport che ha due regolamenti nella stessa partita in campionato).visto che hanno riconosciuto l errore di ammetterlo ,xchè non toglierla invece di dimezzarla?per non dire poi delle prove dei prima di quest’anno sempre con i Master che toglieranno i punti ,e falseranno le classifiche .a sto punto perché non promuovere Master Palazzesi arrivato secondo in classifica?tutte cose senza logica fatte da chi ci fa le regole.Ripeto il valore di Fabio non si discute ma forse fino all’ ultimo si sperava in un deroga dei dirigenti per farlo giocare nei Master .

  10. Non voglio perdermi in discussioni che non ne veniamo a capo,da ex Master dico solo una cosa Valerio Veronesi For President, lui sa, conosce, è intelligente è stato un grandissimo campione con buche e senza, con collaboratori giusti scelti da lui le Boccette potrebbero tornare quelle di una volta.

  11. Non entro nel merito delle regole, probabilmente direi inesattezze scontando le poche conoscenze del mondo fibis, mi limiti a una constatazione, il biliardo andrebbe promosso, fatto crescere, queste scelte, concedetemi, un po’ anacronostiche vanno in direzione opposta.

  12. Lo spreco dei talenti e’ uno dei mali del nostre paese. Modesta proposta: se si organizzasse un mini circuito di 4 gare ( 2 sugli internazionali e 2 sulle buche ) utilizzando come criterio i primi 32 della classifica grand prix ( fibis ) ed i 32 dell’ analoga uisp trofeo elite nei “buchi” di calendario di entrambe, in un ‘ ottica di promozione del movimento boccettistico? Il patrocinio, per una volta, potrebbe essere comune .Sarebbe interessante coinvolgere nel progetto terze parti per avere adeguata risonanza.saluti

  13. Io lo farei giocare in sei federazioni diverse, più che altro per avere più visibilità per i giovani che non si avvicinano più a questo gioco.

  14. Il campione che è Fabio non si discute .Un patrimonio del mondo delle boccette come uomo e classe e ne ha veramente tantissima va fatto giocare anche a bocce ……come sempre chi comanda e dirige le le regole del gioco del Biliardo deve ancora imparare a vedere i campioni …..così DISTRUGGIAMO E ROVINIAMO questo bel gioco. Lasciamoli giocare dappertutto. ELEGANZA CLASSE BRAVURA E UMANITÀ WWWWWWW FABIO “Questa è la nuova te, so cosa vedi: un corpo cambiato, una pancia rotonda, vedi i fianchi larghi che non entrano nei tuoi jeans preferiti. Vedi i capelli disordinati e gli occhi stanchi.
    Questa sei tu, ma se solo potessi vederti con gli stessi occhi con i quali ti vedo io, ammireresti una donna che deteneva l’universo nel suo grembo. Vedo forza e potere, vedo coraggio nel sostenere quel corpo in crescita e cambiamento, e vedo una nuova donna fiorire. Vedo una donna così diversa da quella che c’era prima.
    Questa sei tu, meravigliosamente e magicamente tu, e so cosa vede il tuo bambino. Il tuo bambino vede la perfezione, l’estasi, la gioia, la vita, la pace, l’amore, il nutrimento. Il tuo bambino vede casa. Il tuo bambino ti vede.”
    Tea doula

  15. Per curiosità mi piacerebbe sentire cosa ne pensa il mio amico Valerio Veronesi per quanto riguarda il caso Corradini, chi meglio di lui.

  16. Io penso che aldilà del regolamento un giocatore corretto forte come corradini privarlo di giocare su qualsiasi gioco del biliardo sia pura utopia…. E i regolamenti esistono sia x farli rispettare che x cambiarli… specie se fatti male!!

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