Addio Roby

Non potevo definirlo amico. Pur frequentando entrambi il centro sociale Campanella di Imola (io solo da un paio d’anni) non ci conoscevamo fino a questo punto, ma la notizia della morte di Roberto Giordani, 68 anni, stamattina mi ha colpito pesantemente.

“Non so come dirtelo” mi ha scritto su whatsapp Alver Tonini, che mi aggiornava quasi quotidianamente sulle condizioni di Giordani, ricoverato in ospedale a Bologna e reduce da quattro interventi chirurgici a distanza di pochi giorni uno dall’altro. “Non so come dirtelo ma Roby è morto questa notte”. Il fatto è che proprio ieri erano giunte notizie confortanti e proprio stamattina, prima di ricevere quel terribile messaggio, mi ero rallegrato di questo con Alver. E invece ora sono qui, in questo orribile 2020 in cui non pensavo davvero di scrivere più nulla nel blog, sono ancora qui a parlare di un giocatore, organizzatore, appassionato, che se n’è andato prematuramente.

Di primo acchito Roberto mi era parso un personaggio piuttosto strano, con cui difficilmente avrei legato. A volte aveva atteggiamenti che mi stupivano. Per esempio un giorno in cui stavamo facendo una partitella, all’improvviso piantò lì le palle: “Basta! Gioco troppo male, pago io il biliardo”. Se ne andò e mi lasciò senza parole. Tra l’altro non è che io quel giorno giocassi tanto meglio di lui. Poi nel campionato 2018-19, quando io per il primo anno al Campanella facevo la C, mi chiesero due volte di giocare in B al posto di Giordani e sempre contro la Bocciofila Castel San Pietro. “Sono troppo amici – mi spiegarono – e lui non vuole giocarci contro”. Anche questo, a dire il vero, mi sembrò piuttosto bizzarro. Una sfida a biliardo non rompe certo un’amicizia. Ma era evidentemente un aspetto del suo carattere.

Negli ultimi tempi però ci eravamo avvicinati molto. Era nata una certa sintonia. Lui nel campionato 2019-20 aveva deciso di non giocare, mentre io ero salito in B e in squadra erano arrivati giocatori più forti, tanto da puntare in alto nella categoria. Uno fra tutti il suo caro amico, nonché vero e proprio idolo biliardistico, Jader Porcellini. Spesso lo allenava il sabato pomeriggio. Ricordo perfettamente cosa mi disse qualche mese fa. Stavano giocando e io mi ero seduto a guardare. “Dalla prossima settimana tocca a te giocare il sabato con Jader”. “Perché?” gli chiesi. “Ho fatto una gastroscopia e non sono messo bene”. “Cos’hai?” gli chiesi. “Tu pensa la cosa peggiore” mi rispose, lasciandomi di sasso e senza parole.

In realtà Roberto ha continuato a frequentare il Campanella per diversi giorni, e abbiamo spesso giocato, anche se negli ultimi tempi, per via delle cure a cui si era sottoposto, era dimagrito e impallidito molto. Il biliardo gli piaceva ancora tanto e una sera, prima di avere la notizia dei suoi problemi di salute, mi aveva anche anticipato che l’anno prossimo contava di tornare a giocare in campionato. Inoltre era stato tra i primi a farci i complimenti per la vittoria della Coppa Fibis, si vedeva che era sinceramente contento. “È andata bene” gli dissi, ma lui mi rispose: “Siete bravi, altro che…”.

Roberto Giordani al centro, con da sinistra Gentilini, Gasperini, Randi, Pirazzoli

Giuliano Rontini ha salutato così Roberto Giordani, nel suo gruppo Facebook Ronto Billiards: “Una brutta notizia che non avrei mai voluto dare. Amico / Giocatore / Collaboratore con Fibis Imola / Direttore della sala biliardi per le fasi finali dei Campionati provinciali a squadre Imola-Bologna / Direttore di gare alla Bocciofila Castel San Pietro Terme. Condoglianze alla famiglia. Rip grande Roberto”.

I funerali si svolgeranno sabato 2 gennaio alle 9 con partenza dalla Camera mortuaria di Imola.

 

 

16 risposte a “Addio Roby”

  1. Alla notizia non ci volevo credere
    Un Amico e compagnio di squadra , quante battaglie a biliardo e a discutere di Calcio ,che poi finiva sempre a ridere a tavola con amici e compagni di squadra. . Quando eravamo compagni di squadra tu ti presi per mano i ragazzi giovani per giocarci insieme e mi ricordo una volta a Cervia mentre ero dietro a fare la formazione tu mi dicesti ” Gioco io con Gibo” e portasti a casa anche il risultato dicendo a tutti che era solo merito del ragazzino
    Ciao Roby
    Claudio Nanni
    Castel S. Pietro T.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *