Liberato rapidamente (mio malgrado) dalla staffetta Endas, mi sono visto domenica su Youtube, grazie al solito insostituibile Massimo Berselli, alcune partite del Memorial Bovio a Loano e in particolare le strepitose esibizioni del vincitore: Luca Alpi.
Le ultime partite di Alpi a Loano sono state una mostruosa esibizione di superiorità. Ho visto quella contro Daniele Fiorini, poi ho visto la semifinale con Massimo Sala e infine la finale contro Enrico Rosa: Alpi ha sciorinato prestazioni al limite della perfezione. Implacabile come sempre in bocciata, precisissimo nell’accosto, coraggioso e fantasioso nelle esecuzioni più complicate e nei tiri di realizzo, spesso rinunciando alla prudenza che in alcuni casi il punteggio parziale poteva anche consigliare. Un campionario completo di un giocatore che non è Master solo per qualche bizzarria della sorte, ma che per me adesso è tra i primi cinque in Italia. Gli alti quattro non li scrivo per evitare le consuete polemiche e “manfrine” tra i sostenitori di questo o di quello.
Poi c’è da parlare di Enrico Rosa, un giocatore che non ha eguali alle voci “tenacia” e “voglia di vincere”. Quello che ha fatto Alpi in finale avrebbe annichilito chiunque, ma non Rosa, che è riuscito comunque ad arrivare a un tiro dalla possibile vittoria, costringendo il campione savonese a cercare (e trovare) la conclusione, onde evitare possibili amare sorprese. Per le statistiche in semifinale si erano fermati Massimo Sala e Andrea Palazzesi.
La cosa che va evidenziata è la grande partecipazione, inusuale di questi tempi: 252 giocatori suddivisi in 32 batterie. Me le sono spulciate tutte e ho visto un numero notevole di giocatori di Seconda e anche di Terza categoria. Bella notizia. Penso che ben pochi di costoro pensassero e sperassero in cuor loro di vincere la gara, forse puntavano semplicemente a passare un turno, a fare bella figura, ma è un segnale di passione e vivacità. Immagino ci fosse, da un lato, la volontà di onorare la persona a cui era dedicata la gara, ma anche, dall’altro, la voglia di confrontarsi comunque con i migliori. Uno spirito che condivido da sempre, ma che (detto con rispetto per le scelte altrui) ad altre latitudini mi sembra ampiamente minoritario.