Gianluca Benigni aveva solo 49 anni. Se n’è andato alcuni giorni fa lasciando nello sgomento i parenti, gli amici e il mondo del biliardo, non solo marchigiano. Qualsiasi cosa possa scrivere io, che non lo conoscevo personalmente ma lo avevo tra i contatti di Facebook per la passione che ci accomuna, non avrebbe in questo momento alcun senso. Ringrazio la nipote Camilla che mi ha inviato il ricordo pronunciato durante l’orazione funebre, che pubblico molto volentieri di seguito. Le foto sono tratte dal profilo Facebook di Gianluca.
Questa è la lettera che hanno scritto i nipoti di Gianluca Benigni e che è stata letta al funerale.
Riassumere lo zio in poche parole è quasi impossibile. Con i suoi 187 cm di bontà preferiamo definirlo il “gigante buono”.
È stato un figlio, fratello, zio premuroso e perennemente disponibile. Era quella persona che metteva al primo posto la famiglia, che ogni giorno, appena sveglio, chiamava la mamma Liana per accompagnarla al supermercato per paura di farla faticare troppo, che pur di non farla restare male, mangiava il primo da lei ed il secondo dalla compagna Alina, cavandosela sempre grazie a quel suo tipico sorrisetto. Era quella persona che aveva sempre un pensiero affettuoso e di conforto per i fratelli e per noi nipoti, sempre pronto a gioire delle nostre vittorie e a sostenerci in caso di sconfitte.
Ci ha sempre trattati come dei figli, non ci ha mai fatto mancare nulla. Era una di quelle persone su cui potevi sempre contare, che difficilmente diceva di no, che cercava di non gravare mai su nessuno; una di quelle persone che guardavi e dicevi “chissà cosa starà pensando quella testolina”, che non perdeva un attimo a strapparti un sorriso con le sue canzoni e i suoi balli improvvisati; una di quelle persone che la vita ti fa incontrare quando decide di farti un regalo, e questo lo dimostra le parole di affetto ricevute e la presenza di tutti voi qui presenti.
Dalla scoperta della malattia è stato tutto un escalation di eventi drammatici dove la speranza è stata l’ultima a morire. Ricordiamo ancora quella chiamata, era il 31 luglio, “ho un tumore”, poi il silenzio, il pianto e la rabbia hanno cominciato ad alternarsi per poi culminare nel vuoto, lo stesso che hai lasciato nel cuore di tutti noi presenti. Per uno che aveva paura dei gechi, ti sei rivelato un guerriero, un vero combattente, che non ha mai permesso alla malattia di definire chi fosse, ci hai creduto fino alla fine e noi con te. Quello che più ci mancherà saranno i tuoi perenni ritardi alle feste di famiglia, il tuo ingresso trionfale con un vassoio stracolmo di pasticcini, le tue camminate infinite senza meta intorno alla stanza, la tua fretta nello sparecchiare la tavola, ancor prima di finire di mangiare, le nostre fughe al cinema dove non mancavano mai patatine e pop corn. Ci mancherà averti intorno. Una promessa é una promessa.
Ovunque tu sia, ti abbracciamo fin lassù.
Infine mi permetto di condividere anche un post di Luigi Cataiini (alias Joao Cata)
Una persona che ha insegnato a tutto il mondo del biliardo le cose migliori che si manifestano in tutte le competizioni, specialmente le più importanti. Cioè la sportività, l’educazione, l’eleganza, il rispetto incondizionato per gli avversari e per le regole sportive ed etiche. Un esempio per tutti a tutti i livelli. Rimarrà per sempre nel cuore di ogni sportivo vero. Ciao Gianluca. Con immensa stima da Luigi e da tutta la città di Ascoli che avevi molto a cuore. I tuoi profili, ricordo, avevano come sfondo la piazza più bella del mondo. Ci mancherai molto, ma il tuo sorriso sarà stampato per sempre nei nostri cuori.
Era anzi è mio fratello e non posso fare altro che confermare tutto quanto da voi descritto.
Lui è stato la tipica trave che non si vede ma che alla fine sorregge il soffitto.
Non sono pensieri dettati solo dal momento, ma dai messaggi di stima che mi continuano ad arrivare .
TVB
Un abbraccio Roberto
Salve.
Mi chiamo Odino Crepaldi.
Premetto che non conoscevo Gianluca.
Le parole sovente, sono come la tela di un pittore.
Da ciò che ho letto, la persona dipinta era sicuramente un ” Buono “.
Voglio unirmi a quell’abbraccio ovunque lui sia.
Mi dispiace davvero.
A tutti i familiari auguro la forza disumana che serve in questi casi.
Gianluca venne fuori di colpo, giovane, fortissimo con il suo gioco fatta di classe e intelligenza ha scalato le categorie e le classifiche lo abbiamo visto primeggiare in vari tornei di altissimo livello e in ultimo insieme agli amici del Moderno ha conquistato anche uno scudetto tricolore del quale andava molto fiero e più volte me ne parlò con tanta emozione. Ebbene il segreto del successo di questo ragazzo era racchiuso tutto nel suo cuore grande. Il cuore di una persona limpida, buona e sopratutto intelligente. Negli ultimi tempi ho partecipato a troppi funerali di amici del biliardo … Corrado, Franco, Mario, Germano, Claudio ed infine anche Gianluca … e chi vi dimentica cari amici, indosserò le vostre maglie e giocherò per voi tutte le partite… Ho promesso a Camilla Benigni che appena sarà possibile organizzerò una manifestazione in memoria di Gianluca e lo farò, se possibile ogni anno.
Eravamo amici della compagna Alina , abbiamo fatto due capodanni insieme, lo ricordo come una persona a modo , non si apriva a tutti era molto riservato, ma quando sapeva che dall’altra parte c’era lealtà ti dava il cuore. Me lo ricordo in un karaoke a capodanno di alcuni anni fa insieme ad amici sorridente scherzoso come non mai . Ci mancherà i suoi timidi sorrisi . Ciao Gianlu’ . Vincenzo.