A Bologna li chiamano “Esan”

Sabato Sera è il settimanale imolese grazie a cui, nel lontano…lasciamo perdere, ho iniziato a scrivere articoli. E non ho ancora smesso. La scorsa settimana il giornale mi ha chiesto una recensione del libro “Dal bar allo sport”. Mi sono fatto prendere la mano e ho scritto un articolo interminabile. Chi avesse voglia di leggerlo può farlo qui.

biliardo

 

Per chi invece volesse guardare il servizio di “Buongiorno Regione” su Rai3 Emilia Romagna dedicato sempre al libro di Alessandro Cavazza ecco il link.

 

La scuola degli “sboroni”

Come annunciato è disponibile il libro “Dal bar allo sport” di Alessandro Cavazza. Pubblico uno stralcio della mia prefazione.

Forse tu hai conosciuto mio padre, Gino Cavazza”. L’autore di questo libro non lo sapeva, ma la prima volta che mi ha telefonato, è stato come se qualcuno gli avesse spifferato una password in grado di intaccare e sgretolare immediatamente le automatiche difese di chiunque abbia frequentato il mondo delle boccette negli anni Settanta-Ottanta. Anche quelle di chi, come me, vivendo a Imola e non essendo bravo come il mio concittadino Luca Casadei, non ebbe la possibilità di far parte del gruppo degli sboroni, come più volte scherzosamente (e devo perfino dire senza alcun ritegno) vengono definite in questo libro anche persone del calibro dell’attuale presidente della Camera di commercio di Bologna, Valerio Veronesi.

Certo mi sarebbe piaciuto, a vent’anni, fare lo sborone con loro, con Veronesi, Trebbi, Cavazza… Vivere appieno, per dirla con Alessandro, in quel mondo parallelo che tutto conteneva e armonizzava fino all’alba, fino a che la luce ritornava nel mondo e toccava rimettere la maschera e ritrovar posto nella farsa a soggetto della vita.

Già, perché lì, in quelle sale biliardi all’inizio sature di fumo, a volte un po’ equivoche, ma spesso migliori della loro fama, in quei luoghi dove incontravi personaggi di ogni tipo e dove il medico affermato o il noto concertista erano trattati alla pari dell’operaio e dello sfaccendato, con quelle compagnie non avevi mica tanto margine: o ti adattavi alla svelta e stavi al gioco, insomma seguivi il ritmo, tenevi il passo, o finivi, nella migliore delle ipotesi, per essere un anonimo personaggio di contorno. Scuola di vita se ce n’era una.

 

Dal Bar allo Sport: un libro di Alessandro Cavazza

Prezzo: 22 euro (spese di spedizione incluse).

Compralo dall’autore: manda una mail a: a.cavazza@acava.it

Compralo dall’editore: https://www.tipoarte.it/contatti​

Dalla, classe e furbizia

Di Maurizio Dalla non so nulla. Non l’ho mai visto giocare e ne ho solo sentito parlare, citato da tutti come uno dei più grandi giocatori bolognesi degli anni Settanta e quindi, automaticamente, tra i più forti d’Italia del periodo. L’unica cosa che potrei scrivere la trovo sull’albo d’oro del Crib (Centro Raccolta Italiana Biliardo) tenuto da Maurizio Pieri, che cita Dalla come campione italiano individuale 73-74. In soccorso però mi vengono due lettori del blog, Daniele Barilli e Paolo Bortolotti, che mi hanno inviato i loro ricordi, a cui spero si aggiungano anche altri. Il blog è sempre a disposizione di tutti gli appassionati.

Dalla premiato da Rossetti 

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Un articolo allo specchio

Vi do un consiglio: non perdete il vostro tempo a leggere questo articolo. Tanto parlerò solo di me stesso. Sapete com’è: qui dentro faccio il grosso, me ne approfitto perché sono il padrone di casa. Ma mica vi obbliga nessuno a entrare, potete tranquillamente impiegare molto meglio il vostro tempo. Io oggi mi metto allo specchio. Argomento principale il biliardo, ovviamente. Leggi tutto “Un articolo allo specchio”

Più palestre che sale

La mozione è accolta. Proviamo a tirare fuori qualche idea, qualche proposta con spirito costruttivo per il futuro delle boccette. Oggi, ancora grazie alla collaborazione di Alessandro Cavazza, ho la possibilità di farvi ascoltare un punto di vista del presidente nazionale della Fibis, Andrea Mancino. Si tratta di uno spezzone molto interessante dell’intervista (pre Covid) realizzata per il libro-film “Dal bar allo sport”.

https://youtu.be/aaWZlzvOcDs

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Salvate le boccette o si fa tardi

Beccatevi subito questo pugno nello stomaco: “Prima del Covid le boccette avevano 10-15 anni di vita, con il Covid non so neanche se si andrà avanti. Già alcuni locali hanno chiuso, altri ritirano le squadre. Potrebbe essere un problema più grosso di quello che noi pensiamo. Ok, non voglio essere troppo pessimista, ma non arriviamo certo ai 15 anni. Stiamo andando in una via senza ritorno, non ci sono i giovani, non c’è ricambio”. Chi ha pronunciato queste parole è Marino Fabbri, che oltre ad essere un eccellente giocatore (è un Master) è anche e soprattutto titolare di un locale con biliardi e con diverse squadre, il Settecrociari di Cesena.

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