Le Marche mancavano ancora all’appello. Ok, ne ho parlato, ma solo per ragioni anagrafiche, nei due articoli che ho dedicato al grandissimo Checco Fava. Li trovate se scorrete a ritroso le pagine del blog. In quel caso si trattava di un fuoriclasse che rivoluzionò il gioco e che esplose soprattutto quando la vita e il lavoro lo avevano portato a Bologna, dopo una parentesi ad Alessandria. Se vogliamo parlare di un grande marchigiano che invece non si è mai spostato e che fra l’altro è tuttora in attività, non possiamo prescindere da Silvano Galassi di Ancona, o per essere più precisi di Loreto.
Con Galassi ci siamo sentiti diversi mesi fa. Ricordo che mi disse: Tu non mi conosci. Gli risposi: Guarda che ti sbagli, semmai tu non mi conosci, ma io sì. Per un motivo molto semplice, ovvero perché quando negli anni Ottanta partecipavo a volte alle gare nazionali, io al massimo mi piazzavo, mentre Galassi era uno che era capace anche di vincerle. E comunque lottava sempre alla pari con i più forti.
Se ripercorriamo la sua storia, troviamo già una serie di competizioni vinte quando ancora si giocava nei biliardi con le buche, quindi negli anni Ottanta. Inoltre nel palmares di Galassi c’è anche un’incursione, con tanto di titolo nazionale vinto, nell’Arci. Ma l’esplosione di questo giocatore è senza dubbio avvenuta con l’avvento dei biliardi internazionali e con le modifiche al regolamento che hanno trasformato il gioco delle boccette, rendendolo più rapido e molto più di attacco.
Penso di poter dire che se c’è un giocatore, tra tanti, che ha saputo fin dal primo momento interpretare le novità e calarsi nel nuovo corso dato alle boccette col cambio di attrezzi e di regolamento, è stato senza dubbio Silvano Galassi. Anche se lui, bocciatore di striscio, non si è mai convertito alla bocciata di cricco. Si tratta del classico attaccante, quell’avversario che non vorresti mai incontrare perché non sai mai cosa aspettarti, capace di effettuare tiri a sensazione proprio quando nessuno se li aspetta e in grado di ribaltare in un attimo anche partite che sembrano già perse. Insomma un vincente nato.
Tra i Master, Silvano Galassi ha vinto il titolo assoluto e di goriziana, ma come sempre non sto qui a elencare i suoi successi. Li trovate eventualmente nei libri d’oro delle boccette. Per scoprirlo meglio come giocatore sono andato a recuperare alcuni articoli della rivista Biliardo Match e ho ricopiato definizioni che rendono perfettamente l’idea del tipo di giocatore che era il Galassi degli anni d’oro. Sono del mitico Gicas (lo ricordate vero?) e di altri giornalisti appassionati di biliardo: Mortifera e impietosa bocca da fuoco, Schemi di gioco avveniristici, Maestro del tiro, Boccetta rovente, Spregiudicatezza e grinta tattico-agonistica, Capacità di adattarsi e completezza tecnica, per chiudere addirittura con un Profeta del New Deal boccettistico. Insomma, magari esagerando un po’, c’è stato tra i miei colleghi di allora chi perfino ha scomodato Franklin Delano Roosevelt e il New Deal.
Quando poi alle grandi capacità “balistiche” si aggiungeva, in qualche caso, anche quel pizzico di fortuna che aiuta gli audaci, bene ecco i risultati più eclatanti. Come al Campionato Nazionale Master 1991. Puntiamo l’obiettivo sulla semifinale contro Davide Grandi. Due partite su tre ai punti 41 e il fenomeno bolognese è avanti nella terza 40-8. Sembra fatta. Ma prima arriva un calcio da 16 di Galassi. Poi questo incredibile raddoppio da 20 che forse riuscite a vedere nonostante la qualità non eccelsa del filmato.
Ora io lo so cosa pensate: tiro fortunato. Sì, forse. Ma la fortuna va in qualche modo “aiutata” e sapete quanti ne ha fatti in carriera Galassi di raddoppi del genere? Tanti. I famosi tiri dritto per dritto. “Una volta – racconta nell’intervista concessa ad Alessandro Cavazza – feci un tiro così contro Valerio Veronesi. Ma lui era formidabile non solo come giocatore, anche come persona. Ricordo che in quella occasione si complimentò e mi applaudì. Eppure era una partita molto importante. Diciamo che adesso è difficile trovare giocatori altrettanto sportivi”.
In finale al Master del 91 Galassi incontrò un altro bolognese, un giocatore di cui parleremo perché è un altro dei grandissimi ed è tuttora in attività e che potremmo forse definire il suo esatto opposto dal punto di vista tattico: Leonardo Draghetti. Insomma l’inventiva e la spregiudicatezza contro il calcolo e la meticolosità. In quella occasione non ci fu storia e il giocatore d’attacco ebbe la meglio in due partite.
Giocatore imprevedibile pericoloso attaccante nato, organizzare la partita contro Silvano era presso che impossibile dovevi studiarla tutta mano per mano, basti guardare il filmato della partita contro Davide nel filmato superiore, ma di queste partite gliene ho visto vincere tante questo vuol dire che non si arrendeva mai.
Ciao Silvano
Enrico Delbene
Grazie. In effetti il carattere è forse la sua caratteristica più importante.
Ciao Enrico intanto ti ringrazio, ma ricordo ancora bene un tiro di calcio di striscio che subì da te a Trapani ai Master ….realizzasti 24 punti !!!!!!!
Un calcio di striscio da 24? Urca. Roba da Guinness.
Caro Silvano tra attaccanti ci capiamo io con il mio gioco e tu col tuo lo spettacolo non mancava mai un abbraccio.
Enrico Delbene
ciao SILVANO è stato bello fare qualche partita a boccette con un campione come te spero tu stia bene . Con affetto Giovanni Pugliese
Un giorno un barese sconosciuto si presentò ad Ancona per partecipare ad una gara nazionale di boccette il giorno prima della gara nella sala biliardi il titolare mi disse nel nostro gab abbiamo Silvano Galassi 5 volte campione italiano dissi al gestore chiedi se fa una partita con me da lontano vidi galassi che scuoteva la testa di no allora chiesi di presentarmelo quantomeno quando tornavo a Bari potevo raccontare di aver stretto la mano
ad un grand’uomo (tra l’altro anche una bella persona) fui presentato e chiesi di poter fare due partite con lui mi guardò E DISSE UNA poi ne facemmo due Nacque una bellissima amicizia che conservo tutt’oggi .Ad maiora Silvano un abbraccio Pugliese Giovanni da Bisceglie Bari