La polvere sotto il tappeto

La premessa sono i complimenti ai vincitori, che vanno fatti sempre e comunque. Quindi parto dai loro nomi e dalle foto.

A Perugia il Campionato Italiano di Tris a due di Goriziana è stato meritatamente vinto da Fabrizio Ricci e Angelo Romanelli del Circolo Sport Ravenna. Hanno sconfitto in finale per 1000 a 926 Iuri Minoccheri e Massimo Ferrini del Nuova Europa Faenza, terzo posto per Roberto Cecchini e Fabio Giorgi del Fanano Gabicce, Alessandro e Andrea Logli del Vie Nuove Firenze, Massimo Ciofi e Fabrizio Tortelli del Nuovi Orizzonti Siena.

Angelo Romanelli e Fabrizio Ricci (Foto tratta da Fibis Romagna)

Dopo questa premessa però qualche considerazione va fatta. Il Campionato Italiano si è disputato con appena 33 coppie in gara, suddivise in 5 gironi tra sabato e domenica. Certo sono tanti i motivi che hanno portato a questa situazione. I principali sono quelli economici e la decadenza del gioco legata agli stili di vita, che sono cambiati rispetto agli anni in cui a disputarsi uno scudetto tricolore si presentavano centinaia di giocatori.

Quella che mi lascia perplesso è però l’inerzia dei vertici federali rispetto a queste problematiche. Non mi pare si faccia nulla per affrontare la questione con decisione, con proposte e idee nuove, nel tentativo (forse vano? non so) di rilanciare le boccette. Al contrario, si va avanti con continue dichiarazioni di soddisfazione, a volte quasi trionfalistiche, nascondendo la polvere sotto il tappeto.

Avevamo salutato con speranza l’ingresso ufficiale del biliardo nel Coni, dopo annate trascorse come “disciplina associata”. Qualcuno pensava che potesse essere la molla per rilanciare il movimento. Ormai sono passati, mi pare, un paio d’anni, ma di risultati non se ne vedono. Anzi, dal punto di vista economico la situazione si fa sempre più pesante per chi pratica con passione questo sport-gioco.

Mi chiedo, in conclusione, se qualcuno ha voglia di pensare davvero a lavorare nel tentativo di invertire la rotta e costruire un minimo di futuro. Oppure se vogliamo continuare a crogiolarci su quel po’ che c’è, sempre meno, spacciandolo per chissà cosa, chiudendoci in una nicchia sempre più piccola che porterà il gioco che amiamo alla morte.

17 risposte a “La polvere sotto il tappeto”

  1. Penso che, mai come questa volta, tu abbia già evidenziato tutte le criticità del sistema. Aggiungo solo che i dirigenti si comportano esattamente come i nostri politici “tutto va bene, come noi nessuno mai ha fatto meglio”

    1. È lo stesso mio identico pensiero.
      Io la speranza non ce l’ho più da tanti anni e sono convinto di sentire sempre più discorsi trionfalistici e meno fatti.

  2. Purtroppo caro Maurizio non esiste futuro, questa è la mia passione dai miei 16 anni, ora ne ho 61 e non ho mai perso una stagione, qui a modena il nostro movimento si andrà ad esaurire per limiti di età, nessun rinnovamento, sempre meno bar coi biliardi anche se le polisportive per il momento riescono a rimpiazzare.
    La vedo grigia anche per un eventuale fusione fisbb uisp abis, quando lo strumento (biliardo) è così diverso non vedo spazio.
    È la mia/ nostra passione, giocheremo fino a quando sarà possibile…ogni inizio di stagione la conta di quante squadre abbiamo perso.
    La nostra serie A è chiusa da due squadroni che già sappiamo si contenderanno il titolo, cosa fare? Abbassiamo il punteggio..creiamo più incertezza…facciamo vincere ogni anno una squadra diversa.

  3. E stato il mio pensiero di ieri, la speranza di nuove idee di cambiamento mi sembra molto lontana, spero di sbagliarmi, bravo Maurizio per aver sollevato il problema

  4. Sarebbe bello un paese dove chi muove le fila ascoltasse i buoni propositi come i tuoi ad esempio,ma credimi vorrebbe dire mettersi in discussione e i nostri dirigenti mi pare,da sempre,non lo fanno e mai lo faranno,non mollare ,sei nel giusto,ma pochi vedrai te lo diranno ciao amico mio

  5. Il rilancio del nostro gioco passa da due fattori fondamentali:
    Il primo riguarda le strutture, ovvero i giovani non frequentano i bar, ma piuttosto i locali che sono in grado di proporre molteplici attività e soprattutto a costi contenutissimi;
    Il secondo riguarda la staticità del nostro sport, un gioco lento dove il merito viene spesso surclassato da aspetti casuali dei tiri effettuati ovvero da colpi fortunosi premiati oltremisura.
    Un tiro dove è richiesta grande abilità e precisione, difficilmente produrrà 24 punti come sono invece possibili con una spaccata ad occhi chiusi.

    1. i punti di retro x essere doppi devono essere diretti al castello, se ne vengono altri semplici e si sommano con quelli doppi.

  6. Dirigenti al comando ormai da troppi anni, interessi consolidati, che fanno si che questo sport non cresca .
    Se invece di premiare l’ abilità si premia solo chi porta quote ( vedi caso “raspona”), cosa vogliamo pretendere?
    Siamo come dei detenuti che stanno percorrendo l’ultimo miglio del braccio della morte.

  7. Troppi scudetti senza signigicato secondo me campionati italiani singolo coppia delle varie categorie, e basta un saluto a Maurizio

  8. Dirigenza consolidata ormai da troppo tempo, sorretta da un’inerzia ormai esausta ed annoiata.
    Non serve essere pessimisti per comprendere che il tracollo avverrà in poco tempo. Tolti gli stakanovisti dei 2/3 campionati a settimana, rimane ben poco di concreto, però qualcuno si gongola per aver portato le boccette “a scuola”.
    Altro che polvere sotto il tappeto…

  9. Come darti torto caro Maurizio, hai ragione da vendere.
    La dirigenza si affida alla passione dei pochi giocatori rimasti. Tantissimi purtroppo l’hanno già persa.
    Credo che questa qualità a breve abbandonerà anche gli ultimi che partecipano alle gare con lunghi viaggi, tantissime spese e molto altro con la conseguente fine del nostro gioco.
    Strano che non se ne accorgano!!!!
    Un saluto.

  10. Diciamo tutti più o meno le stesse cose. E tutti abbiamo ragione. I biliardi sono destinati a scomparire. Per il semplice motivo che noi…ragazzini andavamo in bar perché era…l’unico ritrovo per incontrarci e passare serate. In tutti c’erano i bigliardi e i calcio balilla. Erano gli unici divertimenti per stare in compagnia. Da lì sono iniziati i tornei e via discorrendo. Adesso i ragazzini non frequentano più i bar per passare serate. Molti chiudono alla sera e tolto i biliardi. Stanno sopravvivendo i Circoli e fra qualche anno saranno i soli a permettersi i Biliardi per noi…ormai anziani. Il mondo è in un frenetico rinnovamento, giusto o sbagliato, e, credo, avrà poco spazio per il movimento delle Boccette. Faremo come…le macchine fotografiche, i CD, le cineprese e….via dicendo. Però…fin che riusciamo, teniamo botta noi. 💪💪

  11. Roberto Incerti ci sono realtà dove il biliardo non sta scomparendo….anzi… purtroppo ci vuole una mentalità moderna e dei dirigenti capaci……

  12. Dò un tempo massimo di 5 anni poi arriverà la fine di questo gioco, ormai i giovani sono interessati ad altro, potrà continuare a vivere in alcune Regioni che sappiamo bene quali sono, finchè ci sarà un pò d’interesse poi CLOSED. Con tutto il mio dispiacere.

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