Un altro sport

Oggi voglio fare qualche breve considerazione su questo tiro. Prima guardatelo se non l’avete ancora visto.

https://www.youtube.com/shorts/4qVV_ktTO2Q

Bene, adesso vi stupirò: sono capace di farlo anch’io. Sì certo, lo so fare, e senza correre il rischio di ferire nessuno tra il pubblico. Ma sono sicuro che lo sapete fare anche voi. La differenza, quello che fa di me (e di molti di voi) giocatori normali, e di Daniele Ricci un fuoriclasse, la differenza è soprattutto nella percentuale di riuscita.

Io questo tiro l’ho provato. E ci sono riuscito. Ma dopo quanti tentativi? Non ricordo: forse una decina, forse solo 5 o 6. Ricci quante volte ci riesce? Non possiedo la statistica, ma mi azzardo a dire una su due, o una su tre.

Ma questa è solo la differenza più evidente, perché ce ne sono altre: la naturalezza con cui esegue questi tiri; lo stile; i momenti in cui li fa. C’è una parola sola che sintetizza tutte queste caratteristiche: classe.

Non vado oltre, ho detto tutto. E se pensate che Ricci vinca così tanto perché è alto più di 1.90 e fa sempre filotto, beh, cosa posso dirvi, pensatelo pure, siamo in democrazia (almeno ancora per un po’). Io penso invece che lui faccia un altro sport.

8 risposte a “Un altro sport”

  1. Centri sempre l’obiettivo caro Maurizio….il tiro è difficile ,rischioso ,e poi con il punteggio in essere credo che il 99,7 % dei tesserati avrebbe affondato….in una Federazione seria e con dirigenti ,ops scusa , DIRIGENTE capace, questi atleti avrebbero ben più risalto…Daniele fra i più bravi di sempre 👍

    1. Quando parlavo di “momenti” intendevo proprio questo. Con quel 16 in situazione di svantaggio ha ribaltato il tavolo e di fatto ha chiuso il discorso.

  2. È un fenomeno ma essere così alto gli dà un vantaggio sia sull esecuzione sia sulla bocciata nei confronti degli altri davvero importante. Se un Rosa fosse alto come ricci onestamente non so chi vincerebbe.

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