Nomination per gli Oscar

Non ricordo chi, diversi giorni fa, chattando mi chiese: “Secondo te chi è stato il miglior bocciatore e chi il miglior puntatore di tutti i tempi?”. Se avete frequentato il mondo del biliardo chissà quante volte avete sentito fare domande di questo tipo. E certamente avete dato e ricevuto risposte differenti. Se ne avete voglia, dite la vostra nei commenti. E sempre se ne avete voglia cliccate qui sotto e leggete cosa gli ho risposto. 

Dunque il miglior puntista. Personalmente avevo dubbi zero. Chi ha letto uno dei miei articoli, in cui parlavo di Classe con la C maiuscola, sa già la mia risposta: Luciano Andruccioli. Per chi non l’ha letto metto qui link

https://www.biliardoboccette.it/la-classe-con-la-c-maiuscola/

Peraltro volevo essere in qualche modo confortato e così mi sono rivolto a un mio punto di riferimento, Valerio Alvisi, grandissimo conoscitore e memoria storica del biliardo. Gli ho rivolto la stessa domanda, naturalmente senza dirgli a chi avevo pensato io, per non condizionarlo. Ho ricevuto la seguente lapidaria risposta: “Luciano Andruccioli”.

Perfetto. Ero molto soddisfatto di me stesso e a quel punto ho cominciato a pensare al bocciatore. Chiarisco che si parlava di bocciata di braccio, quella a cui la mia generazione rimarrà sempre legata. Non ho nulla, anzi ho grande ammirazione per chi fa sempre filotto di striscio o di cricco (anche perché io, maledizione, non ci riesco…), ma il bel braccione alzato, ragazzi, è sempre il bel braccione alzato, non so se mi spiego.

Il primo nome che mi è venuto in mente è stato quello di Bruno Tassi, di cui ho parlato in questo articolo

https://www.biliardoboccette.it/il-leone-ruggisce-ancora/

Bruno Tassi

Poi però ho pensato a un altro braccio formidabile, quello di Sergio Lizzi di cui ho parlato qui

https://www.biliardoboccette.it/il-derby-ferrarese/

Tra l’altro Tassi e Lizzi li avevo rivisti ancora in ottima forma il giorno delle interviste che gli ha fatto Alessandro Cavazza alle Caserme Rosse.

Tassi o Lizzi? Non sapevo chi scegliere. Così sono ricorso ancora a Valerio Alvisi (che siccome è come il prezzemolo è anche nella foto sopra). Gli ho scritto: Valerio chi è stato il più forte bocciatore di tutti i tempi? Risposta: “Bocciatore di acchito Betti di Anzola”. Urca! Armando Betti di Anzola. Me l’ero dimenticato anche perché l’avrò visto giocare una volta o due al massimo.

In questa foto Betti è il terzo da destra

Sul momento ho archiviato mentalmente le risposte, ripromettendomi di scrivere qualcosa un giorno o l’altro. Ma Betti mi è ritornato in mente alcuni giorni fa, parlando con un suo ex compagno di squadra, Cesare Pullega. Tra l’altro Pullega mi ha inviato preziosissimo materiale sulla mitica Coop Anzola, a cui dedicherò presto un articolo. Ecco cosa mi ha detto: “Betti faceva filotto tutti i colpi, il più grande bocciatore di tutti i tempi, non ho mai visto un bocciatore di tale portata. Lo faceva da tutte le parti. Ha sempre vinto la medaglia di migliore coppia. Quando giocò in coppia con Tito Monari in due campionati perse una sola partita e quando la perse, dal Capellone, il famoso Mattioli detto anche Sgangino, finì in prima pagina del giornale Stadio”.

Che dire. Storia. Leggenda. Non importa. Questo signori è IL BILIARDO.

44 risposte a “Nomination per gli Oscar”

  1. Io ho avuto la fortuna di conoscere bruno tassi.. Detto il leone..un giocatore completo fortissimo di avere un bocciata di braccio micidiale sbagliava pochissimo.. X me è stato il più forte bocciatore di braccio di tutti i tempi….

  2. Abitando da sempre ad Anzola,come già espresso in altri commenti, ho avuto la fortuna di poter assistere al dominio della Coop Anzola negli anni 70.
    Un componente di questa gloriosa formazione era Armando Betti.
    Confermo le opinioni di Cesare Pullega e di Valerio Alvisi,come bocciatore da campionato è stato,senza campanilismo,il più forte.
    Ovviamente mi riferisco a bocciata di braccio con entrambe le mani appoggiate sul panno.
    Abita ancora ad Anzola lo vedo spesso e naturalmente si va a finire a parlare di ricordi e di qualche filotto particolarmente importante!!!

  3. Per quanto riguarda il bocciatore più forte non saprei chi scegliere. Per il puntatore invece confermo Luciano Andruccioli, che oltre ad essere bravissimo, era di una eleganza impareggiabile sia dietro al biliardo, che anche per quanto riguarda il lancio di palla. Per non parlare poi degli accosti d’effetto…

  4. Io , abitando a Rapallo non posso che ricordare Ernesto Sacco come miglior bocciatore di tutti i tempi , anche a detta di Bruno Tassi a me personalmente un giorno in chissà quale occasione … non ricordo più …

    1. verissimo ernesto sacco, io nel 90 ebbi l’occasione di parlare ad’alessandria in occasione del trofeo san giorgio con il
      fortissimo vando rossini e mi disse da dove venivo io le dissi da genova e lui mi disse se conoscevo un certo sacco io le dissi certo e lui mi disse che non aveva mai visto un colpitore cosi’ forte e che avevano vinto insieme un campionato provinciale insieme a reggio emilia

  5. Buonasera a tutti….io ho sentito parlare spesso in Toscana di PITTURE. Vincitore di 2 campionati italiani singolo negli anni in cui i tornei erano pochi e gli iscritti a queste gare erano tante centinaia di giocatori ….. un saluto a tutti

    1. Grazie per il contributo. Di Pitture parla Giannoni in uno degli ultimi articoli di questo blog. Leggilo è molto bello e pieno di foto.

  6. Grazie per il contributo. Di Pitture parla Giannoni in uno degli ultimi articoli di questo blog. Leggilo è molto bello e pieno di foto.

  7. Non vorrei entrare in polemica con Alvisi, memoria storica del biliardo bolognese, ma penso ne abbia scordati alcuni di valore assoluto. Se parliamo di bocciata di braccio io credo che il bocciatore più terrificante sia stato Maurizio Gombi, a ruota Valerio Veronesi, diventato ancor più micidiale di striscio e cricco, ma anche di braccio non scherzava. Difficile non nominare un Cavina Adriano che a 80 anni faceva i birilli di un ragazzino, Tampieri detto Biciclino, Marzocchi, Garuti e scusate la presunzione, ma dal 1971 anno in cui iniziai a giocare, all’avvento dei biliardi senza buche cioè circa 1988 o giù di li, mi considero fra quelli che ho appena nominato, se devo proprio spataccare mi inserisco al primo posto (tanto chi mi smentisce?).
    Per quanto riguarda i puntisti, devo ricordare che con il gioco nelle buche dell’epoca, questi avevano un importanza assoluta, una coppia eccezionale raramente era composta da due singoli, bensì i ruoli erano ben definiti, fatta questa premessa Mei, Benelli, Cantelli, Lucchini e posso andare avanti all’infinito, fanno parte di quella scuola bolognese che non aveva pari in Italia.
    Concludo dicendo che nominare Andruccioli quale migliore puntista mi sembra un pò riduttivo, mettiamolo nei più grandi di tutti i tempi, quali De Cet, Morsiani, Riva, Pitture, Gullino, Matovani, Cicognani e chi più ne ha più ne metta.

    1. Grazie Luca. Io ho visto un centesimo di quello che hai visto tu. Andruccioli certo tra i più grandi di tutti i tempi non solo a punto.

  8. Ciao comunque si guarda sempre il passato dimenticandoci degli attuali giocatori state dimenticando Corsano del bar Olimpico Oppure Ciccionesi di Genova anche se è in calo con gli ometti ex compagno di Corsano

    1. Ciao grazie per il contributo. Certamente sono tanti quelli non citati. Infatti il blog esiste anche per consentire a voi di ricordarli. Lo spazio è libero. Grazie ancora!

  9. Io penso che la gente si confonde a fare paragoni con il passato e il presente. Sono epoche diverse…. Si sta parlando di campioni del passato…. La bocciata di braccio è i biliardi con le buche… E un gioco diverso……

    1. Ciao e grazie per il commento. Infatti qui si parlava di un biliardo che non c’è più. E comunque sono chiacchierate senza troppe pretese.

  10. Caro Maurizio hai innescato una discussione difficilissima, 1) non possiamo paragonare il gioco di una volta con quello di adesso 2) gli Oscar possiamo consegnarli solo fino al 1989 anno che finì il vero gioco delle boccette con i suoi grandi campioni 3) una volta c’erano puntisti e colpitori eccezionali che in coppia valevano molto ma individualmente contavano poco, esempio dalle mie parti (liguria) cera Lusa Giancarlo che a punto tutto di braccio era un fenomeno ma a bocciare stentava avendo una bocciata vicino al castello e birilli pochi e tantissime volte invece di bocciare faceva il gioco di sotto tutto a punto e le partite duravano ore ma a quei tempi il regolamento lo permetteva e nelle gare facevi una partita per sera ma io non ricordo ero nato da poco. Oppure un colpitore come Piombo Guido ma che a punto era in difficoltà. Ma questa è una discussione che mi piacerebbe fare a voce nella zona del bolognese prima di una bella mangiata (corona virus permettendo) un saluto a tutti.
    Enrico Delbene

    1. Ciao e grazie per il commento. Ho scritto Oscar tanto per mettere un titolo. Chiacchieriamo tra appassionati denza prenderci troppo sul serio. Sarebbe bello certo farlo a voce perché no prima o poi. Ciao.

  11. Ciao Maurizio , volevo dire la mia riguardo le domande fatte , premetto parlo per sentito dire ( perché molti giocatori che avete citato non ho mai visto giocare ) e per sentito dire come bocciata ( si parla di acchito ) direi Casadei Luca , come puntista ( e qui ho sentito Cico ) e mi ha detto che il migliore era lui , e io ci credo , e come giocatore completo ( aggiungo una terza qualità) mi è sempre stato detto Bertino Pelagatti , me l’ho diceva Armuzzi ( Pino ) che negli anni 60 ha vissuto ha Bologna, e ha visto tanti giocatori giocare .

    1. Marino cosa mi combini! Anche Cicognani che indica Luca! Adesso chi lo tiene più??? Su Pelagatti non so risponderti. Sono vecchio ma non abbastanza. Ti abbraccio.

  12. Alla fine fare dei nomi non è così facile qualche d’uno lo scordi sempre ma la parola FENOMENI spetta sempre ai giocatori di una volta con un gioco più difficile con delle biglie che misuravano 54 cm e con birilli alti 1,5 cm e i biliardi ? umidi non riscaldati con delle macchie nere che per strisciare dovevi usare il borotalco, (mi viene in mente una gara fatta a Rapallo mi mandarono a giocare a S.Michele di Pagana un paesino sul mare prima di Portofino su un biliardo freddo ghiacciato e con dello scotch che teneva il panno strappato da una buca all’altra sotto la sponda corta in alto). Attualmente al gioco moderno ci sono molti CAMPIONI ma niente che vedere con quelli di una volta se pensiamo le biglie sono 61,5 e i birilli 2,5 cm e quando entri nel castello lo sgambetto lo fai sempre, per non parlare del tiro alla raspona e dell’acchitto messo col calibro manuale solo al pensiero piango e come ben sapete chi scrive è uno strisciatore nato, alla prossima
    Enrico Delbene

  13. anche nei biliadi con buche c’e’ stata evoluzione nel regolamento, prima si poteva tenere la mano d’appoggio aggrappata alla sponda e questo aiutava molto, ma non si poteva strisciare la boccetta sul panno aumentandone la difficolta’; io ne ho visti 40 di campionati, prima il gioco si basava quasi unicamente sulla bocciata, ora e’ diventato molto piu’ strategico, raramente si boccia di rimessa, quasi mai palle altissime se non sotto partita, cosa che un tempo era la normalita’.
    In questi anni, visti e incontrati in campionato, bocciatori acchitisti costanti io segnalerei Andreotti, Mainardi, Cristiani, Capponcelli, Ciccionesi, Cerchiari, Copelli, Corsano,Pacini, con la regola della palla strisciata ora e’ devastante Morara,
    Si fa fatica a stabilire il migliore, perché naturalmente dipende dall’annata, dal momento di forma, vedo comunque che i nomi che si fanno sono spesso di giocatori di molti anni fa quando si bocciava un po’ tutto e magari il ricordo viene un po’ falsato dagli anni trascorsi.

    1. Ciao e grazie per il contributo molto interessante e condivisibile. Sì i ricordi e la nostalgia contribuiscono spesso a ingigantire il mito. Ma in fondo è bello anche per questo. Firmati se vuoi la prossima volta. E grazie ancora.

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