Quel tiro di Ricci

Taverna Verde, Fanano e Bocciofila allungano in vetta dopo la dodicesima giornata di A1 Emilia Romagna. Ma oggi si parla soprattutto di un tiro ed è da lì che voglio partire.

Daniele Ricci

Il tiro, per chi non l’avesse visto, è questo

https://www.youtube.com/shorts/Nf_xtpo3pIQ

Ora sgombero subito il campo da un aspetto: sì, ci vuole anche una dose (piccola o grande decidete voi) di fortuna. In fondo bastano pochi millimetri e il pallino non avrebbe abbattuto la fila consentendo a Daniele Ricci di vincere una partita che, a quel punto, con Fabio Corradini a 99 (e due palle di vantaggio), sembrava compromessa. Ma chiarito questo, signore e signori giù il cappello.

Quante volte abbiamo visto Ricci eseguire perfettamente tiri come questo, alla velocità della luce? Ormai sono tante, troppe per parlare di fortuna. E allora bisogna invece parlare di un giocatore che ha un talento superiore. Braccio, occhio, freddezza. Insomma: classe. C’è davvero tutto in questo tiro, che tra l’altro alla fine è risultato determinante per l’intero incontro, visto che la Taverna Verde ha sconfitto l’Olimpico 4-2.

L’intera partita tra Ricci e Corradini è stata un piacere per gli appassionati di questo gioco. Fabio si è esibito ai suoi livelli migliori, ma non è bastato. Le sfide delle coppie si erano concluse in parità: Molduzzi-Cortecchia su Vitelli-Pinardi; Degli Esposti-Morara su Basso-Cicali.

Nel secondo turno di partite Angelo Corbetta ha rimesso in discussione una partita che aveva dominato contro Carlo Sandrini. Vado a memoria e mi pare che si fosse sul 97-37 o qualcosa del genere. Sandrini ha avuto la possibilità di portarsi addirittura a quota 81 ed effettuare un calcio di braccio che avrebbe anche potuto dargli la vittoria. Corbetta, lo sappiamo, è un giocatore formidabile ma non è esattamente uno che specula, lui attacca sempre e comunque. Corbetta è così, prendere o lasciare, e alla Taverna Verde sono ben contenti di prendere.

Il punto della vittoria è arrivato grazie alla solita concreta prestazione di Peruchetti, che ha sconfitto il bravo Messori. Poi l’ottimo Copelli ha inflitto la prima sconfitta stagionale a Cristofori.

Mi sono dilungato molto su questo incontro e per quanto riguarda le altre partite della giornata vi rimando ai referti che pubblico di seguito.

Questa la classifica a cura di Giuliano Rontini.

Ok, adesso vado al bar a provare il tiro di Ricci. Prima però verifico che non ci sia nessuno in tribuna. Non vorrei mandare qualcuno al Pronto soccorso.

8 risposte a “Quel tiro di Ricci”

  1. Fabio ha perso ma durante la partita è stato superiore quando Corradini gioca così gli altri per vincere devono fare i miracoli

    1. Sono dello stesso parere. Corradini ha una solidità ed una resa di gioco nel complesso superiore ; a Ricci devono riuscire queste giocate estemporanee per poter vincere, che indubbiamente ha nelle corde, ma che rimangono pur sempre occasionali.

  2. A mio sommesso parere la componente fortuna/sfortuna, invocata su singole giocate, viene completamente annullata dalla statistica. Questi fenomeni eseguono tiri estremi (in fasi decisive di partite importanti) con percentuali di realizzazione inarrivabili per i comuni mortali (che giustamente devono come prima cosa preoccuparsi dell’incolumità del pubblico).

  3. Devo ammettere che è un tiro che io non avrei nemmeno pensato. Evidentemente deve essere stato provato diverse volte altrimenti non puoi sapere che la tua palla viaggia praticamente in orizzontale (cosa alquanto anomala)

  4. Avrei investito sul Tuo articolo…che leggo alle 6 di questa uggiosa mattina bolognese… il 2 sponde sugli internazionali ha margini di riuscita che sulle buche sono difficilmente possibili ( rapporto velocità/ precisione ), data la maggiore stabilità…gli ” stangatori” hanno più margine…e ne profittano. Ricci ottimo giocatore, ma il biliardo è anche altro…

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