Citazione da un giornalista americano: Gerard Baker
Quello che è successo è che le aziende giornalistiche sono cambiate nel loro carattere e nel loro scopo: sono passate da essere da quasi istituzioni legali a quasi istituzioni religiose […] Breviari per congregazioni di credenti. Il loro scopo è confortare la fede dei devoti offrendo rassicurazioni e impartendo lezioni morali.
Quando decine di migliaia di abbonati al Washington Post decidono di cancellare l’abbonamento al giornale perché l’editore ha detto cose che non condividono, vuol dire che il non sentirsi più in sintonia con quello che quella chiesa predica è più importante per loro della qualità del giornale e del suo giornalismo (che è rimasta la stessa). E i giornali che non hanno la fortuna di essere posseduti da miliardari si comportano di conseguenza, evitando i rischi di scontentare i fedeli.
Insomma la strada per tentare di sopravvivere individuata dai giornali è dare ai lettori quello che vogliono, rassicurarlo sulle loro posizioni di “tifosi”. Che si parli di politica, di calcio o di qualsiasi altra cosa. Fateci caso nei talk show: sapete già in anticipo cosa dirà un giornalista e cosa dirà un altro, su qualsiasi argomento. Sarà quello che (crede) i suoi lettori vogliono sentire, non so se sia anche quello che pensa veramente.
Non proprio il giornalismo che mi insegnarono a suo tempo.