Tanti scudetti, forse troppi

Tratto da una storia vera: “Accidenti quanti scudetti… Ma quanti sono i campioni italiani?”. “Beh, sono parecchi, ma lo sai, io qui sono solo un portatore sano di quote”.

Non è che non mi rassegno, da quando ho ripreso cerco sempre di migliorare, ma conosco bene il mio livello attuale di gioco. Qualche volta però mi piace ugualmente partecipare alle gare con i più forti giocatori in circolazione. L’anno scorso ne ho fatte tre e a una di quelle gare è venuta mia moglie, che non mi seguiva da quando, secoli fa, eravamo fidanzati. Allora non mancava mai e si sprecava anche a fare il tifo, qualche volta perfino soffriva nei finali di partita. Del resto qualche possibilità di farne fuori uno o due tra quelli bravi a quei tempi ce l’avevo. Adesso non vale più la pena di tifare o soffrire. L’ho già detto: portatore sano di quote.

Quanti sono i campioni italiani me l’ha chiesto lei, mia moglie. Si voltava a destra, poi a sinistra, e vedeva ovunque scudetti tricolori sulle maglie. Ora io non vorrei che qualcuno si offendesse. Chi se li è conquistati, quegli scudetti, non ha rubato nulla. Siete tutti meritevoli e dieci, cento, mille volte più bravi di me, ci mancherebbe. Però una cosa credo sia indiscutibile e non ci vuole certo un esperto di marketing per capirlo: se un oggetto viene replicato, inflazionato e distribuito più volte, è fatale che il valore di tale oggetto diminuisca. Insomma, tanti scudettini non hanno lo stesso fascino di uno, due, massimo quattro o cinque.

Ho fatto un po’ di conti a spanne. Mi pare che i Campionati Italiani che si disputano in Fibis siano una trentina circa all’anno. Individuali, coppie, squadre, tris a due, staffette, categorie varie, lui lei loro e così via. Fatale la lievitazione dei tricolori e di conseguenza il crollo nelle quotazioni all’ipotetica Borsa delle boccette. Non mi sembra una grande idea. Tutto qua. E lo dico anche e soprattutto in prospettiva futura.

Noi abbiamo un problema immenso: innescare la scintilla nei giovani, ora che le abitudini di vita sono diventate tali per cui il panno verde non ha più molto fascino. Nell’ultima kermesse di Cervia era previsto un Campionato Italiano Under 23. Ebbene, se sbaglio correggetemi, mi risulta che la gara non si sia disputata perché c’era un solo iscritto. Forse, dico forse, uno dei modi per creare interesse è lavorare sui fuoriclasse, creare e divulgare il mito. Banalmente: se Daniele Ricci, per dirne uno, ha appuntato al petto uno scudettino identico a quello di Pinco Palla (chiedo ancora perdono, in fondo la mia potrebbe essere solo invidia), agli occhi di chi si avvicina al gioco questo provoca, come minimo, una certa confusione. E la spinta all’emulazione penso si affievolisca, o addirittura sparisca del tutto.

4 risposte a “Tanti scudetti, forse troppi”

  1. Approvo e certifico ogni sillaba, aggiungo solo che i premi relativi sono una cosa ridicola, a chi giova sinceramente non lo so, li ritengo infatti, come hai giustamente puntualizzato diverse volte, un fatto negativo e confusionario.

  2. Gioco nelle buche, ne abbiamo diversi di scudetti, sicuramente di meno. Quelli master pero’ sono facilmente identificabili perche hanno forma diversa, cosa che non avviene nei biliardoni, credo di vederli tutti uguali. Lasciamo soddisfazione anche alle categorie inferiori…..

  3. Mi domando nel calcio come nel basket nel volley e in altre specialità, lo scudetto di CAMPIONE d’ITALIA se lo mette solo chi vince il campionato nella massima serie non mi sembra di vedere il Lecce che ha vinto il campionato in serie B 2021/22 abbia lo scudetto tricolore sulle maglie, a me sembra che nel calcio quest’anno lo scudetto sulle maglie l’abbia solo il Milan, e anche vero che le boccette sono un altro sport ma al massimo gli scudetti devono essere 3 (individuale a coppie e a staffetta) rigorosamente solo di categoria di A.

  4. Condivido tutto quello che dite.
    Il problema è che il biliardo è l’unico sport del panno verde che solo praticato in Italia e poi non tutte le regioni.
    Detto ciò a mio avviso lo ” scudo” e legato alla logica della rasposa che ha riavvicinato qualche giocatore al panno.
    E’ un fattore di marketing! Togliere gli scudi superflui farà solo in modo di allontanare la gente dal panno. Infondo noi tristi avere la patacca ci fa sorridere ci fa pompare e altro ancora se nelle boccette togliete questo allora potette dire addio al lancio con le mani delle boccette sul tavolo verde. Mio pensiero niente più

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