Una gara per Alessia

Con la breve storia di oggi facciamo un salto indietro esattamente di 30 anni per testimoniare che a biliardo, a volte, si può giocare anche solo per passione e per beneficenza. In questo caso vogliamo ricordare una gara che fu organizzata per raccogliere fondi a favore di una bambina sfortunata. In quella occasione vennero raccolti oltre 10 milioni di lire.

Da sinistra Pettinari, Grandi, Galassi e Spernanzoni

Siamo ad Ancona nel dicembre del 1990 e il torneo si svolge nella sala biliardi 14 Febbraio. Una bambina pesarese, di nome Alessia, deve affrontare un delicato intervento chirurgico. Servono fondi e il mondo del biliardo decide di fare la sua parte, appunto, “Per Alessia”.

Viene organizzata una gara a 128 giocatori, con incasso da devolvere totalmente in beneficenza. Per agevolare le iscrizioni la federazione blocca tutte le altre manifestazioni in quella data. La quota singola di iscrizione sarebbe di 10mila lire, ma i giocatori vengono invitati ad acquistare i gironi, spendendo 80mila lire ciascuno e l’adesione è totale. Viene così raccolta la bella cifra di 10.240.000 lire. Incasso pieno e grande soddisfazione da parte di tutti.

In questi casi i risultati vanno in secondo piano, ma per la cronaca la vittoria va a un grandissimo campione, Luca Molduzzi, che batte in finale il pesarese Valentini.

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